Eccoci alla seconda tappa del nostro percorso. Riuniamoci come sempre nel cerchio magico e prima di riprendere la lettura della favola, facciamo ai bambini alcune domande per ricordare i momenti salienti della prima tappa.
<<«Allora, Peter, davvero sai volare?» disse Wendy
Invece di rispondere, Peter cominciò a svolazzare nella stanzetta, sfiorando più volte il soffitto.
«Straordinario!», urlarono insieme John e Michael.
«Come sei bravo!», esclamò Wendy.
«Sì, è vero, sono bravo, eccome se sono bravo!», disse Peter, dimenticando di nuovo cosa fosse l’umiltà.
Sembrava incredibilmente facile e i tre fratelli ci provarono, prima spiccando il volo dal pavimento, poi saltando dal letto, ma ogni volta, invece di salire verso l’ alto, cadevano a terra.
«Ma come fai?», chiese John, strofinandosi le ginocchia. Era un ragazzino che andava subito al sodo.
«Dovete fare solo pensieri dolci e meravigliosi », spiegò loro Peter. «Saranno loro a sollevarvi in aria». Ma si accorse subito che non era così. Nessuno riusci va a sollevarsi da terra neanche di un centimetro.
Peter li stava prendendo in giro, perché nessuno può volare senza la polvere di fata. Fortunatamente, la sua mano ne era ancora intrisa. Ne soffiò un po’ su ognuno di loro, ottenendo eccellenti risultanti .
«Ora agitate le braccia come faccio o», disse, «e lanciatevi ».
Erano sui rispettivi letti e l’ eroico Michael fu il primo a lanciarsi . Per la verità, non era così convinto, ma lo fece, e in un atti mo si ritrovò a volare per la stanza.
«Sto volando!», urlò, mentre era a mezz'aria. John si lanciò scontrandosi con Wendy vicino al bagno. «Che bello!». «È straordinario!». Peter spalancò la finestra e gridò "Venite!"... si lanciò nella notte seguito da John, Michael e Wendy. Seconda a destra e poi dritto fino al mattino».
Peter aveva detto a Wendy che questa era la strada per arrivare all’Isolachenoncè, ma persino gli uccelli , anche avendo le mappe e consultandole negli angoli ventosi , non sarebbero riusciti a rintracciarla con queste indicazioni . Vedete, Peter diceva tutto quello che gli passava per la testa... Dopo molte lune la raggiunsero, e, ciò che più conta, ci arrivarono andando sempre dritti per tutto il tempo! «Eccola», disse Peter «Dove, dove?» «Là, dove indicano quelle frecce».
E, infatti , un migliaio di frecce dorate indicavano l’isola ai bambini , e provenivano tutte dal loro amico sole, che voleva accertarsi che trovassero la strada prima di doverli abbandonare per la notte.>>
Dopo aver letto la storia, ripercorriamo il brano con domande guidate e poi facciamo un girotondo, recitando insieme questa filastrocca tratta dalla guida didattica "Raccontami una fiaba" di Rosalba Fioravanti - Erika Ramazzotti - Laura e Beatrice Petrocchi, ed. il Capitello e muovendo le braccia in alto e in basso...
Sono un bambino come te!
Vengo dallʼIsolachenoncʼè,
la polvere magica mi fa volare,
nuovi amici mi aiuta a trovare,
volo in alto volo su (braccia in alto) e giù,(braccia in giù)
vola con me, dai! Vieni anche tu!
Possiamo poi portare i bambini a fare un giro all'interno della scuola, esplorando tutti i locali e osservando le loro caratteristiche. Per rendere più piacevole e coinvolgente l’esperienza, simuliamo il viaggio di Peter Pan e invitiamo i bambini a ondeggiare a braccia aperte come se stessero volando
in fila indiana. Durante il tragitto recitiamo insieme:
Peter Pan
vola vola
attraversa la città,
lo vedete, lo sentite,
Peter Pan eccolo qua!
Ora bambini scopriamo insieme il salone...(nominiamo la stanza in cui ci troviamo). Tratta dalla guida didattica "Raccontami una fiaba" di Rosalba Fioravanti - Erika Ramazzotti - Laura e Beatrice Petrocchi, ed. il Capitello )
Ogni volta che entriamo in un ambiente nuovo, invitiamo i bambini a osservare gli elementi che lo caratterizzano (oggetti, odori, rumori...),e commentiamoli insieme.
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